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Post&pre. D’Alema rappresenta la vecchia politica Cristiana Alicata

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Radiocronaca esegetica del dale- mismo estivo. Ovvero, ciò che non va (politicamente) nel “pensiero” dalemiano. La scrittrice collaboratrice del giornale della politica italiana, tra i rinnovatori del Partito Democratico (ri)legge e commenta passo per passo il “discorso” dell’ex presidente del Consiglio ieri alla Festa de l’Unità di Roma. Portando così ai nostri lettori (e quindi al Paese) un contributo perché ciascuno possa farsi un’opinione sulle due “tradizioni” in campo. Resta l’”appello” del nostro giornale per un “disarmo personalistico” perché la nostra politica possa tornare, storicamente (in tutti i sensi), alla propria forma più alta e (quindi) più ”utile”: quella del puro servizio, confinando le ambizioni (personali-stiche, non politiche, per ciò che riguarda l’Italia, naturalmente) all’ambito privato, così da dare il meglio (di sé) alla nostra nazione. di CRISTIANA ALICATA

Nella foto,

Cristiana Alicata

-

di CRISTIANA ALICATA

Ieri sera sono stata alla Festa Democratica a sentire Massimo D’Alema. C’era una folla mai vista, lo si evinceva già dalle vetture parcheggiate. Ad intervistarlo Massimo Giannini di Repubblica. Prima di postarvi l’esilarante report che ho fatto in un angolo, con il blackberry, seduta per terra nella ciclo-officina ai bordi del palco voglio fare con voi una considerazione fondamentale.

Ieri sera, mi è apparsa la chiave di lettura dalemiana, l’ho finalmente compresa, ovviamente non condividendola.

1) D’Alema non riesce a prescindere dalle organizzazioni. Non concepisce nulla fuori dalle strutture organizzate. Quando un cittadino che al primo turno ha votato Terzo Polo al secondo vota Pisapia lui evince che il Terzo Polo è fondamentale come se questa cosa fosse avvenuta per una strategia politica. Sbaglia. E’ stata una scelta libera. A dimostrazione che il Terzo Polo non conta nulla. Il suo elettorato sì. E le amministrative dimostrano soltanto che senza Terzo Polo, quell’elettorato vota noi. Ragione in più per fare un bel “ciao ciao” a Casini e Rutelli. Le sue conclusioni sono l’opposto di quelle di molti tra cui mi riconosco.

2) D’Alema è molto infastidito da questa cosa della “Questione Morale” e sopporta con affetto questa maggior aspettativa da parte del popolo di Centro Sinistra nei confronti del PD.

Ed ora…ecco il dalemone minuto per minuto. Su Facebook.

‎…sono a sentire D’Alema….la festa e’ gremita, gremitissima…deglutisco mentre si prende l’applauso dicendo:”…solo il segretario deve pensare…gli altri devono solo ripetere…”…per la serie il segreto della struttura militarizzata ed obbediente o meglio un partito…ehm…democratico?

…attenzione…Giannini azzarda una domanda sulle alleanze…timidamente. (definisce tutto il resto oltre al Terzo Polo e PD “sinistra radicale”)

il grande statista D’Alema ha appena detto che il Terzo Polo alle amministrative e’ stato fondamentale….(vedere prime righe di questa nota)

Il terzo Polo e’ un centro moderato….moderato e’ chi non vi fa scegliere sulla vostra vita, sui vostri affetti…ah, ok….come in Iran praticamente e aggiunge che il suo amico Vendola e’ d’accordo… (io sono sconvolta dal fatto che nessuno si accorge che l’UDC è un partito fondamentalista…boh)

‎Da mezz’ora d’Alema parla di strategie e di alleanze…(ma di strategie non doveva parlare solo Bersani???)…come mai D’Alema alla Festa dell’Unita’ e’ mezz’ora che parla di strategia e di alleanze????

‎”Casini e’ un uomo di grande buon senso” Massimo D’Alema. (chiederei, fossi Giannini, se lo era anche quando era alleato con Cuffaro ma ho il timore degli effetti della proprietà transitiva)

Qualcuno dal pubblico ha chiesto a Giannini di non fare lo zerbino e di fare domande…domande…non solo timide alzate di palla…eh…come dargli torto a questi pericolosi dissidenti….(aria di regime…diciamolo)

‎Giannini si è alterato parecchio e dice che ha un taccuino pieno di domande scomode e che non deve prendere lezioni da nessuno.

….attenzione…domanda sull’abolizione delle province. Giannini dice che secondo lui il PD ha sbagliato…D’Alema serafico risponde che ieri Franceschini ha dedicato a questa risposta già abbastanza tempo e cerca di non rispondere…mah….

Ora sta rispondendo. (si arrampica)

D’Alema: abolire le provincie e’ demagogia perché senza spendiamo di più….vabbè. Allora diciamo ai danesi di farle anche loro no? L’Italia e’ notoriamente un Paese efficiente…lo sappiamo tutti. (sostiene che abolendo le provincie comunque qualcuno si dovrebbe occupare delle strade e di altri servizi…qualcuno può chiedere che conti ha fatto? Possiamo dimostrarlo o è una teoria campata in aria? E soprattutto da che mondo e mondo la frammentazione delle competenze, la scarsa individuazione di meriti e responsabilità aumenta la burocrazia ed i costi con sarsi benefici per l’efficienza. Gli diciamo che se gestisce tutto la Regione con dei dipartimenti dedicati è meglio?…Certo qua parla ad una platea di gente che in una buona percentuale lavora in enti o istituzioni. Becca l’applauso. Io sono sempre più basita)

Giannini rintuzzicato….ora domandone sul conflitto di interessi. (gli trema un po’ la voce, eh…diciamolo)

D’Alema: ”Questo sul conflitto di interessi e’ un dibattito leggendario…si da’ la colpa alla bicamerale per la sua non approvazione…e’ un falso storico.” (siamo notoriamente tutti coglioni…in ogni caso ovazione della folla).

Giannini chiede: di chi e’ la colpa allora per la mancata approvazione del Conflitto di interessi? risposta:”La norma fu approvata alla camera, ma la bicamerale cadde lui va al governo, si arriva al senato e…cadde il governo prima che tornasse alla camera.” (non ho capito bene…o meglio…l’ha buttata così in caciara sostenendo di essere stato l’unico a volerla approvare…insomma una vittima della sinistra….mi ricorda dannatamente qualcuno….ma chi????)

‎…ancora la questione morale…D’Alema e’ contento che la gente di sinistra sia così sensibile al tema…in ogni caso è una questione che riguarda i singoli…per esempio il senatore Tedesco (a proposito chi lo ha candidato???) e’ stato scelto da Vendola alla Sanità della Puglia……” Devo dire teatrino esilarante quando dice che tutti ce l’hanno con lui e tutti quelli che vengono arrestati sono dalemiani…insomma berlusconismo applicato….ah..aggiunge che alcuni teoremi giudiziari sono fragili. Non se la cava bene quando Giannini gli ricorda che Bisignani ha confessato e non è un teorema…

La leadership….”questa ricerca del leader a tutti i costi che faccia sognare gli italiani e’ una cretinata..in Italia la Merkel verrebbe considerata un’insopportabile massaia” (a questo sto con le lacrime agli occhi…i Guzzanti sono nulla in confronto). La cosa assurda è che D’Alema sembra un bimbo di 4 anni a cui si è rotto il giochino e che piange e si dispera finché non decide che il giochino non si è rotto e fa finta che non sia successo nulla. Non può dire che siccome lui ha ragione e gli italiani che non gliela danno (la ragione) sono cretini. Gli italiani che non capiscono il grande progetto…se gli italiani non capiscono forse una riflessione dobbiamo farla invece di pestare i piedi o di aggiustare le regole a nostro piacimento per fregare il sistema e farlo tendere a ciò che noi più desideriamo. (questa è la cosa più grave e dannosa del dalemismo)

‎Sulle primarie: “Le primarie non possono essere i cittadini che la mattina si svegliano e vanno lì…dobbiamo fare l’albo degli elettori…per regolamentarle…” (peccato che per ora questo sistema abbia fallito solo perché i suoi candidati hanno perso…vedere alla voce Puglia..pure qua un “aggiustiamoci le regole per far andare le cose come piace a noi”

Io e Veltroni: “Io e Veltroni rimarremo nei libri di storia…per la prima volta abbiamo portato il centro sinistra al Governo…” (e abbiamo visto gli effetti sul paese…vincere per fare che???)

D’Alema: Le prime cose da fare nei primi 100 giorni di governo: 1) cambiare la nostra immagine istituzionale e dialogare con il mondo arabo (???) 2) qualcosa per il lavoro dei giovani (ma dai?) 3) grande riforma fiscale tassando al 20% le rendite finanziarie 4) strategia di sviluppo in Europa.

Devo dire che davvero in certi momenti è stato esilarante (se non fosse una tragedia!)…cioè aveva la faccia di bronzo di cui solo un altro italiano è capace di questi tempi. E ho detto tutto.

CRISTIANA ALICATA


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